Sonia Occhialini, neodiplomata 100 e lode

ITIS, l'inizio di una sfida

Intervista del professor Giacomo Lodovici (1 min di lettura)

Come stai Sonia? Lavori o prosegui gli studi?

Bene grazie… Confesso: questo è un periodo in evoluzione. Ho scelto l’università perché era un sogno che cullavo sin da piccola. Dopo cinque anni di chimica vorrei approfondire gli studi sotto tanti punti di vista: credo che l’università sia la scelta migliore. In questi anni mi sono resa conto che all’ITIS viene insegnata tanta teoria insieme a tanta pratica, che mi ha aiutata a comprendere fino in fondo cosa stavo studiando. La chimica è così sconfinata che la incontri nella vita di ogni giorno, come la biochimica, studiata in quinta.

Parlaci del tuo percorso accademico.

Sto frequentando le lezioni di ingegneria chimica a Bologna e ho saputo di aver superato il test di medicina… quindi, per la mia scelta definitiva, aspetto di sapere la sede della facoltà. Venendo alla preparazione al test di medicina, ho ripassato i miei appunti: quello che ho imparato a chimica in analisi, chimica organica e biochimica, dove ho studiato DNA, virus, batteri e biotecnologie sono stati più che sufficienti per superare il test. Dieci giorni di studio!

Sonia Occhialini alla chitarraHai avuto professori esigenti?

Sì, altroché! Ho avuto professori esigenti e tosti che mi hanno aiutata a crescere e ottenere buoni risultati personali e avere più di una porta aperta per il mio futuro.

Frequentare l’ITIS – per te – si è tradotto in vita da pendolare: una fatica. Ne è valsa la pena?

Assolutamente sì! Penso che quando vuoi concludere qualcosa nella vita ne vale sempre la pena. Si può studiare anche tornando a casa alle tre di pomeriggio. Tutto dipende da quali obiettivi ci si pone. Questo ti insegna il valore del sacrificio. Questa scuola ti inizia alle sfide della vita dimostrandoti che i sogni si realizzano con sacrificio, passione e duro lavoro.

Se avessi un fratello o sorella più piccoli che frequenta la scuola media consiglieresti questa scuola?

Se si vuole restare nell’ambito scientifico è scelta migliore: oltre alla teoria si fa tanta pratica. Questa permette di comprendere nella sua interezza i concetti studiati. La scienza nasce dalla pratica, poi seguono le teorie. Inoltre, ho imparato molto anche dai professori di lettere e matematica, che ringrazio se a ingegneria non sto incontrando particolari difficoltà.

Questa scuola cosa ti ha lasciato a livello culturale e umano?

Ah! Questa è la domanda più bella. Posso dire che oggi ho consapevolezza e sicurezza che non avevo e – comunque – non pensavo sarei riuscita a ottenere così tanto da me stessa. Ho conosciuto tante persone perché i viaggi in autobus non servono solo per andare e venire ma anche per tessere relazioni; i legami che ho creato resteranno per la vita. Come partecipare ai corsi in preparazione ai Giochi della chimica dove mi sono confrontata con tanti compagni, nuovi e capaci e ho imparato a relazionarmi con diversi professori. Questa scuola mi ha preparata per ogni ambito scientifico. La chimica viene affrontata sotto tutti i punti di vista, incluso quello medico. Lo studio è ragionato, non solo mnemonico, senza limitarsi a cose astratte. Si impara intelligentemente e ti senti soddisfatta.

Quali sono i tuoi progetti?

Non so di preciso. Al momento mi tengo diverse porte aperte guardo con curiosità al mio futuro. Qualità che l’ITIS mi ha insegnato per la vita. Cercherò di costruire la mia carriera facendo delle scelte con passione e voglia di imparare.